In data 17 aprile 2009, in località "la frasca", a nord di Civitavecchia, si è disputata la penultima selettiva della Zona 4. La competizione, si presenta particolarmente delicata in quanto, all'esito delle prime quattro gare fin qui disputate, ci sono almeno sette od otto atleti ancora in lotta per ottenere la qualificazione alla semifinale "A" del Campionato di seconda categoria, escludendo il forte Deiana che appare già qualificato con i suoi 9 punti già conquistati.
  Dunque, le premesse per assistere a una selettiva molto combattuta sembrano esserci tutte e la tensione nelle fasi antecedenti il via è palpabile. Infatti, numerosi sono i gruppetti di atleti intenti a scambiarsi opinioni su strategie e percorsi di gara in relazione alle mire e alle ricognizioni dei giorni precedenti. Tra l'altro, giungono voci che alcuni di loro abbiano assistito, nella perlustrazione del giorno precedente, all'entrata di una "pallonata" di saraghi su un fondale di circa 14-16 metri. Tale circostanza rende ancora più incerta la strategia degli altri, indecisi se partire o meno sui propri segnali oppure optare per un loro marcamento. Alle ore 9.00 viene dato il via della competizione.
  Il campo di gara, tra i più estesi del Lazio, è caratterizzato da una fossata di fango delimitata da due cigli che sembra suddividere l'area della competizione in due distinti terreni di caccia. Tuttavia, dei 24 atleti iscritti, la maggior parte sembra optare per la zona a nord, mentre soltanto un paio di atleti si dirigono verso sud. La visibilità, sotto i dieci metri di profondità, si presenta buona, ma l'azione dei concorrenti è disturbata da una forte corrente di scirocco che metterà a dura prova la preparazione fisica degli stessi ed il loro ritmo di pescata.
  Il Giudice di Gara si sposta continuamente lungo il campo di gara marcando il numero delle prede catturate da ciascun atleta e verificando la regolarità dell'accesa competizione, vista l'importanza della posta in gioco. Al rientro, previsto per le ore 13.00, sono numerosi gli atleti che dichiareranno di non aver potuto visitare tutti i loro segnali a causa della forte corrente che ne ha limitato, di fatto, il raggio di azione. Inoltre, per i numerosi agonisti che hanno scelto la parte nord, il rientro risulterà ancor più difficoltoso. In particolare, sei concorrenti, e tra essi figurano alcuni atleti addirittura in lotta per la qualificazione, giungeranno oltre il tempo massimo stabilito e il Giudice di Gara non ammetterà i loro carnieri alla pesatura con vibranti polemiche.
  Si aggiudica la competizione il bravissimo atleta Petrollini con un carniere composto da diversi saraghi, una mostella e un dentice. Secondo giunge Giordano e terzo Girolami. All'esito della competizione, la classifica parziale per l'accesso alla semifinale "A" vede in testa Girolami con 6 punti, seguito da Petrollini con 8 punti, terzo Deiana con 9 punti e quarto Sbragaglia con 10 punti. La quinta e sesta posizione appaiono invece ancora molto incerte e l'ultima gara prevista in località Foce Verde si rivelerà decisiva per almeno altri cinque o sei atleti.

Luciano Capogrossi