COMUNICATO STAMPA Domenica 9 giugno si è svolta, lungo il litorale pesarese, la "XXIII coppa città di Pesaro" di pesca in apnea, ultima gara di qualificazione della zona 6 (Marche-Umbria).
Domenica 9 giugno, dopo due rinvii si è svolta finalmente a Pesaro la XXIII edizione della "Coppa Città di Pesaro" di pesca in apnea. Veramente pessime le condizioni del mare che, da oltre un mese, presenta acque torbidissime per le correnti da nord che portano le fangose acque dei fiumi e continue fioriture di mucillaggini che rendono la visibilità prossima allo zero. Fino a giovedi la situazione sembrava senza speranze; poi venerdi una schiarita e finalmente domenica il campo di gara risultava ai limiti della agibilità, almeno nelle vicinanze della costa ed i mezzi di assistenza potevano lasciare il porto canale di Pesaro con i 26 concorrenti e dirigersi verso nord.
Buona l’organizzazione del Centro Subacqueo Pesaro che disponeva lungo il campo di gara i mezzi per la direzione di gara e l’assistenza, con a bordo medico e sub di soccorso mentre vari gommoni assistevano gli atleti scesi in acqua. La situazione delle prede era disomogenea, infatti ampi tratti del campo di gara risultavano deserti o popolati di prede di scarso peso; i pochi pesci presenti si concentravano nel bassissimo fondale o negli anfratti delle scogliere. In queste condizioni gli atleti locali risultavano favoriti; ottima prova di Fabio Galli, del Tridente Pesaro, che pescando all’aspetto realizzava un carniere di quattro prede di cui tre risultavano valide. Due cefali a testa per i pesaresi Della Martire e Rossi. Il più volte campione regionale Ettore Trebbi non riusciva a realizzare il carniere sperato, solo una la preda in peso alla fine della gara e come lui l’anconetano Danio Palazzetti con cefali scartati al limite del peso ed uno solo valido.
La pesatura veniva svolta al rientro a terra presso la sede nautica del Centro Sub Pesaro; il giudice di gara Michele Schiaroli, coadiuvato dal direttore di gara Stefano Pieri e dalla segreteria di gara, procedeva alla pesatura e stilava la classifica. Molti atleti si vedevano scartare diverse prede.
Fabio Fiori
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